Il nuovo trend della digitalizzazione ha cannibalizzato la stabilità dell’agente immobiliare, spinto da nuova formazione e consulenza gli viene richiesto di cambiare, di trasformarsi.
Circa il 70% della categoria vive un nuovo tipo di stress, quello prestazionale; costretto ad aggiungere ore di lavoro, e attività per le quali non è portato.
Noi crediamo profondamente che la tecnologia debba preservare la sua identità, quel ruolo di intermediario che garantisce il buon esito della compravendita.
L’innovazione e la tecnologia in questo devono essere risolutori, cercando di potenziare l’agente immobiliare, senza cambiarlo.
Devono restituire tempo, efficienza e prevedibilità di risultati.